Sincronia tra anima e corpo, in altre parole tutto ciò che ha un aspetto corporeo possiede anche un lato spirituale ed entrambi pesano allo stesso metodo sulla bilancia della vita. La psicosomatica intende proprio questo. Così il corpo diventa un sincero maestro di vita e ogni sintomo è un messaggio che ci invia. Qualsiasi disarmonia a cui possiamo dare il nome di dolore o malattia ha una o più cause: da un qualunque eccesso – come una sovraesposizione al sole, un abuso di cibo o di alcol, la mancanza di sonno o sforzi fisici eccessivi – alle emozioni, paura, vergogna, dolore, delusione, collera. L’evolversi del disturbo sarà comunque determinato dal nostro modo di affrontare la situazione.
Il disturbo funzionale è quindi uno strumento importante per capire se stessi e tra le diverse parti del corpo utilizzate a scopi terapeutici i piedi sono i protagonisti. I piedi ci collegano con la Terra, sono le nostre radici e sostengono il cammino della nostra vita. Attraverso un’analisi del piede possiamo osservare l’atteggiamento della persona nei confronti della vita, i suoi blocchi energetici, la sua natura. Possiamo capire quali zone del corpo sono squilibrate e individuare con precisione le aree e gli organi coinvolti.
Ogni squilibrio emotivo, ogni disagio esistenziale, se protratti nel tempo, sfoceranno prima o poi in una serie di disturbi funzionali che, se cronicizzati, possono creare il terreno per una patologia organica. Basti pensare che i disturbi psicosomatici funzionali costituiscono circa il 75-80% dei disagi di un paziente medio e sono causati da un eccesso di stress, cioè da una scorretta o inadeguata risposta alle sollecitazioni dell’ambiente interno o esterno che inceppa il naturale meccanismo riequilibratore dell’organismo basato sulle relazioni integrate tra i sistemi nervoso, endocrino e immunitario.
La riflessologia plantare psicosomatica può essere molto efficace per affrontare i nodi alla base dei disturbi. Importante in ambito preventivo, spesso risolutiva per le conseguenze funzionali e molto utile come complemento alle terapie convenzionali. La chiave di lettura della riflessologia è sempre energetica e globale e il suo obiettivo è ripristinare il circuito virtuoso delle relazioni corporee che riscostruiscono nella persona un equilibrio dinamico di adattamento al contesto. Il segreto è considerare il corpo umano come un sistema unitario: agendo sul corpo, dato che la materia è una forma più densa di energia, attraverso questa si può ad incidere su piani più sottili.
È un lavoro di terreno attento e affascinante che mette al centro la persona nella sua globalità e punta a stimolare la forza di autoguarione insita in qualunque organismo vivente. Attraverso la disintossicazione progressiva e il riequilibrio biochimico ed elettrochimico, per ricostituire la naturale omeostasi fisiologica e la salute nel senso proprio del termine. Secondo la definizione dell’OMS uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.
Bibliografia
Rüdiger Dahlke, Malattia come simbolo, 2005
Claudia Rainville, Metamedicina 2.0, 1995
Pierluigi Fantini, Riflessologia del piede. Un approccio integrato, 2006